Il territorio di Aresi durante la dominazione Spagnola |
In
seguito alla conquista Aragonese, nel 1323, anche in Sardegna si instaurò
il feudalesimo,
che finì nel 1841. I feudi reali dipendevano direttamente dal Re che li
faceva amministrare da funzionari di sua fiducia, in alcuni casi veniva
eletto "l'Official", che era un amministratore scelto tra i capi
famiglia più importanti del feudo. Il territorio del basso Sulcis era
scarsamente popolato e i villaggi erano isolati tra loro per
l'inadeguatezza delle vie di comunicazione. Il capo villaggio si chiamava
"Major"e i "Juratos" (consiglieri), lo aiutavano
nell'amministrazione. Dal 1481 (e probabilmente anche prima) al 1488 il territorio che comprendeva gli attuali Comuni di Sant'Anna Arresi, Giba, Masainas, Piscinas, apparteneva a Bartolomeo De Gerp della Signoria di Piscinas che li vendette a Giacomo Aragall della Signoria di Palmas, la quale comprendeva anche i territori degli attuali Comuni di Narcao, San Giovanni Suergiu, Perdaxius e Nuxis. Dal 1513 al 1519 i possedimenti della Signoria di Palmas furono confiscati e tornarono in diretto possesso della Corona. Dal 1519 al 1597 vennero concessi alla famiglia Bellit di origine catalana (Ludovico, Antioco e Giovanni). Dal 1597 al 1629 il feudo passò a Ludovico Gualbes di origine catalana, nel 1608 si ebbe il passaggio in Contea e nel 1627 in Marchesato. Dal 1629 al
1700, il Marchesato di Palmas, venne concesso alla
famiglia Brondo (Francesco Lussorio, Felice, Antonio, Agostino e
Maria Ludovica) e si ebbe, inoltre, il passaggio dalla concessione feudale
alla concessione allodiale. Le principali differenze tra questi due tipi
di concessione, consistevano nel fatto che nella prima il feudatario aveva
degli obblighi verso la Corona quali il servizio militare obbligatorio e
altre prestazioni, mentre nella seconda il feudatario era più
indipendente e la successione avveniva per via ereditaria senza
intercessioni del Re. Mentre
la Signoria di Piscinas fù l'unico feudo posseduto da Bartolomeo De Gerp,
il feudo di Palmas era inserito in un insieme di possedimenti più vasti
di territori anche non vicini tra loro, quali, Giojosa Guardia (Villamassargia),
Acquafredda (Siliqua), Nuraminis, Monastir, Planargia. Questo dato è
risultato importante nello studio dell'ipotetica torre costiera di Porto
Pino che viene citata in un documento (di epoca successiva alla
dominazione spagnola) in zona Sarri di Villamassargia, probabilmente in
quel periodo i Feudi di Villamassargia (Giojosa Guardia) e Palmas
appartenevano ancora ad un unico feudatario. Nel
1720, in seguito al trattato di Londra del 2 agosto 1718, la Sardegna
viene ceduta ai Savoia ma il feudalesimo continuerà sino al 1841. Con legge
14.04.1853 il Sulcis venne diviso in 5 comuni (Serbariu, Santadi, Palmas
Suergiu, Narcao e Villarios-Masainas). Il Comune di Villarios-Masainas
divenne Comune di Giba nel 1859 e Sant'Anna Arresi vi appartenne fino al
1964, anno in cui divenne Comune autonomo. Per maggiori approfondimenti vi consiglio
di consultare i testi riportati nella sezione bibliografica. |